IL MODELLO FORMATIVO
Basi socio-psicologiche della nostra scelta formativa
La società di oggi porta le persone anziane molto spesso a vivere una situazione di vuoto storico di prospettive e di relazioni.
La vita in Casa di Riposo moltiplica e amplifica tali disagi.
Alla persona che varca la soglia della Casa di Riposo o a quelle che vengono emarginate all’interno della propria famiglia, verrà chiesto:
- di spogliarsi della propria esperienza e della propria storia
- di indossare i panni dell’anonimato e della mestizia per chissà quale quieto vivere
- di rinunciare a definire e a definirsi all’interno di relazioni significative
L’anima, il timbro di personalità, le conoscenze e le esperienze acquisite in tanti anni di vita, vengono “lasciate a digiuno” lasciandole "rinsecchire" sino alla loro scomparsa.
Attualmente è l’approccio medico a far da padrone nelle Case di Riposo.
Tale approccio prende in considerazione solo gli aspetti di salute / malattia nell’anziano, non ponendosi la domanda se l’anziano sia felice, sereno o appagato.
L’anziano, quindi, per esistere all’interno di tale condizione, è costretto a scindere l’anima dal corpo somatizzando l’intero suo essere solo sul corpo.
Per aiutarlo a superare tale scissione e vivere questa stagione della vita il più armonicamente possibile, abbiamo "ideato una metodologia" che tenendo conto degli aspetti emotivi, relazionali e sociali dell’anziano, offra un setting (programma con un percorso finalizzato a raggiungere un obbiettivo pre-fissato) per dare un’opportunità di trasformazione e crescita a tutti i componenti in gioco all’interno delle Case di Riposo.
Dalla consapevolezza del bisogno di una visione integrata del rapporto con l’altro a livello terapeutico, siamo arrivati a sintetizzare la PSICO-DANZA-TERAPIA, come metodologia appropriata ed elettiva per osservare e curare il paziente specie se anziano o se affetto da patologie che condizionano il buon funzionamento del corpo e della mente .